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IV Domenica di Avvento (anno A) – la Lectio della Parrocchia
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IV Domenica di Avvento (anno A) – la Lectio della Parrocchia
IV Domenica di Avvento (anno A)
Mt 1,18-24
Giuseppe
non temere!
La Liturgia ci fa riflettere sul Natale, ma stavolta dal “versante” di Giuseppe.
Le profezie ci indicavano che il Salvatore sarebbe venuto dalla discendenza di Davide…
ecco, dunque, Giuseppe permette che la profezia si avveri (“Giuseppe, figlio di Davide”).
Giuseppe, prima dell’intervento dell’angelo, era già chiamato ad una decisione:
denuncia pubblica, come previsto dalla Legge e ripudio “segreto”,
visto che lui sa chi sia Maria e che dunque non vede possibile il peccato di Maria… non capisce.
Ecco l’intervento del Signore… e Giuseppe porterà avanti questa Opera di Dio.
Si confronti la 2° lettura: “nato dal seme di Davide secondo la carne”
…. ma noi sappiamo che è un seme spirituale.
Ma perché Giuseppe ha paura?
Vergogna?
C’è una grande misericordia di Dio che, nella paura e nella confusione di Giuseppe, invia l’angelo a donargli forza e fede.
E’ importante portare a compimento la profezia.
C’è affinità tra le “annunciazioni” a Maria e a Giuseppe e in entrambe avviene l’intervento dello Spirito Santo.
Si ma perché prima dell’Angelo Giuseppe ha paura?
Spiega che, secondo alcuni mistici, Giuseppe ha capito di essere al centro di questa Storia e non si ritiene all’altezza di un compito così grande. Ecco perché ha paura! Ma poi accoglierà e si prenderà cura di Gesù. E’ una parola per noi, per quando operiamo il bene con la nostra vita secondo il progetto che il Signore di tempo in tempo ci propone.
“Non temere” dice l’angelo a Giuseppe. E’ la stessa bellissima rassicurazione rivolta a Maria;
“Tutto questo è avvenuto…”: l’angelo da’ una spiegazione forte, rende più efficace anche quella rassicurazione, perché basata sulla Parola.
Forse questa è la pagina forse più difficile della nostra fede.