V Domenica / C

Lc 5,1-11

E,

tirate le barche a terra,

lasciarono tutto e lo seguirono.

 

 

“le barche accostate alla sponda” come le reti vuote sono il segno dei nostri fallimenti e problemi (in famiglia, nel lavoro…) . Gesù ci sale dentro e ci invita a prendere il largo, cioè a ritornare al problema, a risolverlo con lui. Ci invita, insomma, a non guardare solo ai dati materiali, ma a vivere davvero. Possiamo faticare tanto e non “pescare” la vita: senza Gesù la vita non vale niente.

“Sono un peccatore”: occorre l’umiltà di Pietro, nonostante Gesù non guardi alle nostre miserie, ma ci offra incondizionatamente la sua misericordia. Come diceva s. Giovanni Bosco “Noi non siamo i nostri sbagli!”

“Non temere, d’ora in poi sarai pescatore di uomini”: Gesù può toglierci i nostri problemi e i nostri pensieri negativi. Esalta le nostre capacità e qualità: Pietro continuerà a fare il pescatore, ma di vivi. Incarica gli apostoli di annunciare la salvezza anche agli altri, tramite la sua Parola, che fin dall’inizio del brano è protagonista (come anche nella I lettura)

“Lasciarono tutto e lo seguirono”: capiscono che Gesù è il Messia, per questo lo seguono. Questa è la missione della Chiesa: continuare l’opera di Gesù, portare la Parola di salvezza e di misericordia di Dio a tutti gli uomini, senza più faticare tanto e inutilmente per le cose terrene.