XXXI Domenica / B –

Mc 12,28b-34

Ascolta Israele!

Il Signore nostro Dio è l’unico Signore!

L’unico Signore è il Dio amore!

Solo l’amore non passerà mai.

 

 

 

Le domande. Gesù è nel tempio e abbiamo visto che prima gli scribi e i farisei gli fanno molte domande per metterlo alla prova. Qui c’è la fine delle domande con la questione seria e centrale sul comandamento centrale della fede di Israele: l’Amore!

L’amore è una fessura. Con il più grande comandamento l’evangelista fa emergere la base della vita attraverso la quale è possibile vedere e amare il prossimo.

Con tutto. Questo “tutto” ha un valore totalizzante, ma può anche farci pensare al sempre. Tuttavia la richiesta del comandamento è quella di far coinvolgere in tale amore, a partire dal cuore, tutte le facoltà umane: la vita dell’anima (preghiera, carità, ecc.), la ragione e la volontà.

Lo scriba saggio. Gesù accoglie la verità che esce dalla bocca e dal cuore dello scriba e se ne compiace. Non mostra ostilità, ma riconosce nelle sue parole una saggezza eterna. Altre volte il Maestro mostrerà questa sensibilità verso una verità professata da un uomo, che agisce al di fuori di Lui, ma non di Dio.

Quale amore? Amare il prossimo come se stessi cosa vuol dire? Di quale amore si parla? Non è l’autoaffermazione di sé, ma è l’amore che si riceve e che in tal modo io posso dare.

Quando amo? Se l’amore è dare ciò che ricevo, quando posso riconoscere che esso è presente nella mia vita? È nella parte interiore di me che lo capisco perché quando tratto male un fratello anche io sento il malessere. L’amore vissuto e dato crea armonia.

Nessuno aveva più il coraggio di. Arrivare alla domanda centrale fa ridimensionare tutte la altre domande che possono nascere nel cuore e nella mente dell’uomo. Là c’è l’essenza di tutto.

Tutto è grazia. Dobbiamo stare attenti a non pensare al solo imperativo morale di realizzare il comandamento duplice dell’amore. Rischiamo di uscirne frustrati di fronte ai fallimenti. Questa parola si può compiere nella grazia che viene comunicata nei sacramenti attraverso lo Spirito Santo.